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La Polizza Fideiussoria

La Polizza Fideiussoria assicurativa è da inserire all’interno della categoria dei contratti a favore del terzo, con essa un’assicurazione, o una banca, ai sensi dell’articolo 107 della legge 385 del 1993, assicura ad un beneficiario un’indennità risarcitoria a copertura di un credito che vanta nei confronti dell’altro contraente. Si deduce da tale affermazione che i soggetti coinvolti sono tre, il fideiussore che è rappresentato dalla banca o ente assicurativo, il beneficiario che corrisponde al creditore e il debitore principale che è anche denominato contraente. Dal punto di vista concreto può essere considerata una garanzia a metà tra una cauzione e una fideiussione ordinaria in quanto ha elementi di entrambe e si distingue, allo stesso tempo, da entrambe.

Quando è necessaria una polizza fideiussoria assicurativa?
Questa tipologia di contratto può essere utile in diverse tipologie contrattuali ad esempio nel caso di appalti pubblici a garanzia della copertura dei costi dei lavori, in questo caso può trattarsi sia di polizza definitiva, sia di polizza provvisoria o per appalti all’estero, garantisce la cauzione per le concessioni pubbliche, può garantire contratti tra privati, un polizza per locazione, oneri di urbanizzazione, oneri per il trasporto all’estero dei rifiuti e lo smaltimento. Non solo perché la polizza fideiussoria assicurativa può essere utilizzata anche in ambito fiscale per garantire la restituzione di rimborsi Iva e rimborsi IRPEF/IRPEG/ILOR in conto fiscale e diritti doganali.

Questa tipologia di contratto è anche richiesta nel caso in cui si voglia ospitare un cittadino extra comunitario, infatti, in questo caso la legge prevede una fideiussione per visto turistico di durata inferiore a 90 giorni. Tale forma particolare di polizza fideiussoria assicurativa serve a garantire il sostentamento economico ed eventuali cure necessarie all’extracomunitario nel periodo di permanenza in Italia.

Come funzione una polizza fideiussoria assicurativa
E’ bene sottolineare che la sentenza della Corte di Cassazione n° 3947 del 2010 ha stabilito che questo tipo di fideiussione è atipica e ad essa non si applicano le regole previste per quella ordinaria che garantisce la corretta esecuzione della prestazione da parte. Ciò perché, in base alla sentenza, vi è una insostituibilità dell’obbligazione principale e il creditore in questa tipologia può chiedere al fideiussore, o garante, solo il risarcimento dei danni per la mancata prestazione principale e non la sostituzione al debitore principale, come avviene nella fideiussione ordinaria disciplinata dal codice civile.

In questo contratto il creditore non è parte del rapporto che si instaura tra banca/assicurazione e debitore, il primo invece si limita a riceverne gli effetti benefici relativi all’ottenimento tempestivo del risarcimento senza dover instaurare cause e processi.

Prima di procedere alla stipula della polizza, si provvede a controllare la solvibilità del debitore principale e l’entità del rischio e di conseguenza provvederà a negare o accordare la stipula della stessa.
In caso di esito positivo, nel contratto deve essere indicato l’importo garantito, il costo della fideiussione o premio pagato e la durata del contratto. Il premio può essere versato in unica soluzione oppure dilazionato in base agli accordi presi dalle parti. Oltre ciò deve essere indicato il contratto principale a cui tale garanzia e rivolta e deve essere stipulato in forma scritta.

Le caratteristiche del contratto sono differenti in base all’ente che offre la garanzia, se si tratta di banca questa solitamente chiede al debitore principale dei Titoli o il congelamento di beni e somme di denaro che a loro volta devono garantire la prestazione. Nel caso in cui a garantire il contratto la polizza fideiussoria assicurativa sia stipulata con una compagnia assicurativa, vi è il vantaggio di non dover immobilizzare beni e quindi il debitore principale mantiene una certa liquidità e libertà di movimento e la procedura per ottenerlo è più celere.
Ovviamente in capo alla Banca o alla compagnia assicurativa resta il diritto di rivalsa nei confronti del debitore principale.

Documenti per accedere ad una polizza fideiussoria assicurativa
Si è visto in precedenza che la compagnia di assicurazione o la banca a cui si chiede tale forma di garanzia valuta prima la solvibilità, per poter fare ciò ha bisogno di documenti, per la stipula quindi vengono chiesti la dichiarazione dei redditi, la dichiarazione IVA o i bilanci degli ultimi cinque anni di esercizio. Possono anche essere richiesti i documenti che attestano la situazione debitoria del contraente.

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